Da ormai qualche anno è consuetudine celebrare, sui social e non, il Carbonara Day, un intero giorno dedicato al piatto della cucina romana più conosciuto nel mondo. Chi, almeno uno volta nella vita, abbia visitato Roma non può non aver degustato un bel piatto di Carbonara, che sia la ricetta classica ovvero uova, guanciale e pecorino o un twist alla tradizione con l’inserimento di varianti d’autore, come il tartufo.
Il Carbonara Day nasce come evento, social e non, fortemente voluto da Unione Italiana Food in collaborazione con l’International Pasto Organization (IPO). Siamo giunti, con l’annata 2023 alla settima edizione. Da un sondaggio effettuato di recente è emerso che la ricetta più apprezzata dagli italiani resta la tradizionale, nonostate le sovracitate numerose varianti d’autore. Quindi qual è la ricetta della Carbonara tradizionale? Uovo, pecorino romano, guanciale e pepe sono questi i capisaldi di un vero e proprio culto. Quale pasta scegliere però? Qui ognuno è artefice del proprio destino, che siano gli spaghetti, le mezze maniche, gli strozzapreti o altri formati poco importa, l’importante è mantenere la ricetta principale intatta.
Il 6 aprile sono numerosi gli eventi che si celebrano per il #CarbonaraDay. Molti ristoranti infatti propongono il celebre piatto a un prezzo speciale. Le iniziative in agenda per questo “fumante” giorno sono davvero numerose e molte hanno scopi e fini solidali come quella dell’associazione italiana Osti di Roma che devolverà metà del ricavato dei locali aderenti al Centro Cura palliative pediatriche del Bambino Gesù di Roma.
La Carbonara è un piatto antico e tipico di Roma? Andiamo per gradi! Le origini sono tutt’altro che certe. Le influenze culturali sembrano essere molte.
La prima storia cade nell’anno 1944. I soldati americani assaggiano la cosiddetta pasta “cacio e ova” preparata dai carbonai del territorio Aquilano, da lì l’aggiunta del guanciale (visto il territorio). Altro mitico inizio potrebbe essere avvenuto a Napoli. Un soldato americano, non soddisfatto dal cartoccio da “street food” di spaghetti cacio e pepe pare abbia aggiunto uova in polvere, pancetta e panna liquida (che a noi romani DOC fa contorcere solo al vederla avvicinata alla parola carbonara).
Un vino da abbinare alla Carbonara? Puntiamo sulla freschezza del vino (ovvero sulla sua nota acida) e sulla mineralità, uno Chardonnay con spalle possenti, una bollicina Metodo Classico per pulire la grassezza e l’untuosità dell’uovo e del guanciale oppure un rosso elegante e profumato come il Syrah e il Cabernet Sauvignon. Per i temerari e gli avventori degli abbinamenti estremi un Rielsing Alsaziano.
Quindi buon Carbonara day a tutti e ricordate, vade retro panna!