Alien: Romulus di Fede Álvarez sta per arrivare nei cinema italiani e internazionali. Il nuovo sci fi horror si colloca in un punto fondamentale nella linea temporale della saga di Alien – dando a molti fan la speranza che il franchise venga finalmente riproposto – ma mentre il contesto generale del film sembra essere decisamente più ampio, ci sono diversi segnali che ci fanno pensare che il nuovo film si collegherà anche ai vecchi “tropi” del franchise in modi decisamente più sottili. Dopo anni trascorsi nella natura selvaggia, Alien: Romulus riporta la saga di Alien alle sue radici. Ambientato tra Alien e Aliens, il film offre un nuovo inizio dopo la tiepida risposta ai film prequel di Ridley Scott. Eppure, mentre i registi sperano indubbiamente che Romulus porti avanti e di nuovo in alto il franchise, il suo successo sarà ancora radicato nei suoi legami con il passato.
Come parte della sua promozione per il film in uscita, Fede Álvarez è stato esplicito nel riconoscere l’influenza che altri film di Alien hanno avuto sul suo processo creativo. Come ha spiegato in un’intervista a THR: “Adoro tutti quei film. Non volevo omettere o ignorare nessuno di loro quando si tratta di connessioni a livello di storia, personaggio, tecnologia e creatura. Ci sono sempre collegamenti da Alien ad Alien: Covenant”. Questo atteggiamento dimostra che Romulus sarà pieno di altri riferimenti e allusioni ad Alien. A giudicare dal trailer di Alien: Romulus, tuttavia, una specifica tendenza al “ritorno alle origini” è particolarmente eccitante.
Senza rivelare troppo in termini di trama, il trailer di Alien: Romulus ha evidenziato alcuni punti chiave di interesse in vista del prossimo film horror di fantascienza. Rivelazioni come l’esistenza del laboratorio Romulus e il destino di alcuni membri dell’equipaggio di supporto forniscono uno sguardo allettante su ciò che verrà.
A circa un minuto dall’inizio del trailer, si vede uno dei giovani attori di Alien: Romulus sguazzare freneticamente in una squallida stanza allagata. Quando il suo compatriota gli chiede timidamente “cosa sta succedendo?”, l’uomo risponde che “c’è qualcosa nell’acqua”. Mentre diventa sempre più agitato, un facehugger salta improvvisamente fuori dalle torbide profondità, cercando di attaccarsi al suo viso e di impregnarlo con un chestburster. Questa breve scena suggerisce già che Alien: Romulus sarà pienodi momenti di orrore particolarmente intensi, ciò che i fan si aspettano da un film di Alien. Tuttavia, la presenza di un attacco alieno acquatico collega in realtà Romulus a diversi capitoli precedenti del franchise.
Mentre vedere i facehugger lanciarsi senza essere visti dall’acqua è una nuova innovazione per il franchise, non è certo l’unica volta che i film di Alien hanno usato l’acqua per aumentare il terrore. L’esempio più famoso viene senza dubbio da Aliens. Mentre Ripley, Hicks e Newt cercano disperatamente di sfuggire a un’orda di xenomorfi in arrivo, Newt scivola e cade in una conduttura sotterranea. Mentre Ripley e Hicks corrono per trovarla, lei striscia nell’acqua, cercando di passare inosservata, rendendosi improvvisamente conto di non essere sola.
Proprio mentre Ripley e Hicks stanno per salvarla, un alieno emerge dall’acqua dietro Newt, afferrandola e riportandola all’alveare alieno principale e alla regina. Rimane una delle scene più spaventose del film, dal momento che il jump scare iniziale si combina perfettamente con l’orribile incertezza di ciò che è successo a Newt. Mentre gli xenomorfi in Aliens sono spesso mostrati mimetizzarsi in mezzo all’ambiente circostante, è la prima volta che vengono visti usare l’acqua per tendere un’imboscata alla loro preda in modo così esplicito.
Sebbene Aliens sia stato il primo film a includere un attacco d’acqua a sorpresa, non è stato certamente l’ultimo. Mentre Alien Resurrection ha ricevuto recensioni mediocri da fan e critici, uno dei momenti più efficaci del film è stata un’altra scena subacquea. Qui, si vedono aggressori alieni dare la caccia all’equipaggio della Betty, mentre cercano disperatamente di nuotare verso la salvezza. Il fatto che Alien: Romulus stia riportando in auge questo metodo di attacco non solo mostra la volontà di essere inventivi quando si tratta di spaventare il pubblico, ma anche la consapevolezza di dare importanza a ciò che è venuto prima nel franchise.
Sembra che Alien: Romulus si unirà ad Aliens e Alien: Resurrection come gli unici film di Alien a presentare un attacco xenomorfo diretto dall’acqua. Tuttavia, mentre questo dettaglio contraddistingue questi film, è importante riconoscere che l’acqua ha effettivamente svolto un ruolo simbolico vitale in tutto il franchise. In effetti, ogni film di Alien, in misura maggiore o minore, ha presentato l’acqua in una certa misura, evidenziando il suo significato come motivo ricorrente.
Nell’originale Alien del 1979 di Ridley Scott, ad esempio, il primo attacco xenomorfo a Brett avviene in una stanza piena di catene dove gocce d’acqua cadono dal soffitto. In Alien 3, una parte fondamentale del piano dei prigionieri per combattere la minaccia xenomorfa prevede l’uso di una combinazione di fuoco e sistema di antincendio. Il mortale martello di Prometheus emerge da un misterioso ruscello nero, mentre Covenant ha una memorabile uccisione raccapricciante sotto la doccia. Sebbene non siano così chiaramente basati sull’acqua come Aliens, Resurrection e Romulus, questi momenti evidenziano come l’acqua “scorra” in tutto il franchise.
Ci sono diversi motivi per cui l’acqua appare in ogni film di Alien. A un livello superficiale, è un modo semplice per creare un’atmosfera inquietante. L’acqua nello spazio sembra automaticamente innaturale, mettendo inconsciamente a disagio qualsiasi spettatore. C’è anche qualcosa di sinistro nella sua impenetrabilità, con la paura che qualcosa di mostruoso attacchi dalle profondità innescando una risposta primordiale sia nei personaggi che dal pubblico.
Oltre a questo, tuttavia, l’acqua funge da potente simbolo dell’esplorazione del cuore oscuro della natura nel film di Alien. La sua presenza indica un ritorno all’ordine naturale, dove l’abilità tecnologica umana conta poco. L’alieno stesso è l’incarnazione di questo tema: una macchina per uccidere selvaggiamente bella che Ash descrive in modo memorabile come “l’organismo perfetto”. L’uso ricorrente dell’acqua è un modo per collegare i personaggi umani al loro passato evolutivo in cui erano solo un altro anello della catena alimentare. La sua ricomparsa in Alien: Romulus indica che il film di Álvarez continuerà a esplorare questo tema esistenziale.
Alien: Romulus sarà distribuito nelle sale italiane il 14 agosto.